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Quando fare è credere. I riti sacrificali dei romani - Librerie.coop

Quando fare è credere. I riti sacrificali dei romani

€ 22,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Laterza
TRADUTTORI B. Gregori
EAN 9788842079026
ANNO PUBBLICAZIONE 2011
CATEGORIA Religioni
Storia
LINGUA ita

Descrizione

La religione romana ha una cattiva reputazione. Paragonata alle religioni universali chiamate 'religioni del Libro', sembra non suscitare alcun interesse. Priva dell'idea di rivelazione, di credenze e di dogmi, essa è fatta unicamente di riti e di obblighi rituali. Questo ritualismo spesso prosaico è stato a lungo inteso in modo sbagliato, quando non addirittura disprezzato. E invece riti e sacrifici possono contenere un pensiero teologico o filosofico implicito: essi mettono in scena le gerarchie che esistono nel mondo terreno e nell'aldilà tra gli uomini e gli dèi, tra gli dèi stessi, tra i loro partners umani. Così, l'immolazione di un bue, l'ordine di distribuzione delle porzioni di carne, lo stesso modo di consumarle, dicono molto sui rapporti tra gli dèi e gli umani. Tutto questo viene dimostrato da John Scheid attraverso l'analisi di alcuni sacrifici praticati a Roma tra il II secolo a.C. e il III secolo d.C: quelli compiuti dalla confraternita religiosa dei fratelli arvali, quelli che si svolgevano durante i Giochi secolari, le prescrizioni sacrificali di Catone il Censore e, infine, i sacrifici funerari. Questi atti sacrificali, la cui esecuzione lascia il campo libero a tutta una serie di interpretazioni e di credenze, pongono un problema fondamentale: quale significato può avere una religione priva di fede?