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Descrizione
«Che cosa rende il principe ereditario Rodolfo una persona così durevolmente attraente? In termini pratici non detenne mai nessun potere. Nondimeno simboleggiava la speranza e la fiducia nel progresso.» Unico figlio maschio di Francesco Giuseppe e della celebre Sissi, erede al trono dell'impero austro-ungarico, l'arciduca Rodolfo d'Asburgo è una delle figure più affascinanti nella moderna storia delle dinastie europee. Uomo di grandi promesse ma pieno di contraddizioni, cresciuto in solitudine, attento ai fatti della cultura, fautore di una politica liberale, costituzionale e anticlericale nella Corte più conservatrice d'Europa, rappresenta uno dei simboli più noti della finis Austriae, del tramonto di un impero e di una civiltà storica e culturale. Il presente volume esplora le determinanti psicologiche della personalità di Rodolfo; non è, in senso stretto, una biografia, ma cerca di erigere un ponte tra la storia e la psichiatria, per meglio indagare e dunque comprendere il destino di un uomo che, consapevole o meno, incarnò come pochi altri il crepuscolo di un mondo, di quello che Stefan Zweig chiamò appunto «il mondo di ieri».