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Non si diventa mai adulti. E altre cose che ho impiegato quarant'anni a imparare - Librerie.coop

Non si diventa mai adulti. E altre cose che ho impiegato quarant'anni a imparare

€ 17,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Sonzogno
TRADUTTORI P. Bertante
EAN 9788845400025
ANNO PUBBLICAZIONE 2018
CATEGORIA Psicologia
Opere generali e dizionari
Biografie
LINGUA ita

Descrizione

Cosa vuol dire avere quarant'anni oggi? Quali trasformazioni si manifestano in questa fase della vita? Vivere la mezza età significa davvero essere diventati adulti ed equilibrati? A prima vista, si direbbe che la svolta sia innanzitutto uno shock, in particolare per una donna, che vede i segni del tempo farsi sempre più evidenti, tanto nel corpo quanto nel carattere. Te ne rendi conto quando, improvvisamente, ti senti chiamare «signora»; quando vedi che i tuoi genitori hanno rinunciato a volerti cambiare; e, soprattutto, quando nello sguardo degli uomini leggi un sottinteso del tipo: «Ci farei un giro, a patto che non mi costi troppa fatica». Anche Pamela Druckerman, alla soglia dei quaranta, si trova disorientata: tutte le certezze della vita di prima (il matrimonio, i figli, le amicizie, il lavoro, perfino lo stile dell'abbigliamento) vacillano. Ma la nuova situazione, e la crisi che deve attraversare, le offrono una prospettiva diversa sulla propria esistenza e su quella di chi le sta vicino, permettendole di elaborare positivamente il lutto della giovinezza e di guardare con soddisfazione al presente e all'avvenire. Perché - ed è questo il vero insegnamento che ne trae - i quaranta sono proprio gli anni in cui si diventa ciò che si è. Armandosi di sincerità e di coraggio, l'autrice ci guida attraverso questa sua esperienza, che riguarda i cambiamenti fisici ed emotivi della mezza età e il modo in cui influenzano il rapporto con se stessi e con gli altri. Mettendo insieme statistiche, ricerche accademiche, aneddoti su amici e conoscenti la giornalista americana si rivolge alla travagliata generazione dei suoi coetanei per investigare le fragilità e le fissazioni, ma anche le sfide, che i quarantenni si trovano ad affrontare. Ne risulta uno sguardo ironico e penetrante su un'età "difficile" che, in realtà, può diventare la più bella della vita.