Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - pdf
Autoritratto in un bicchiere di rosso - Librerie.coop

Autoritratto in un bicchiere di rosso

Protezione:   

Adobe DRM

€ 12,99
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Gangemi Editore
EAN 9788849276329
ANNO PUBBLICAZIONE 2013
CATEGORIA Poesia
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

C'è in questi versi evocato un grande del Novecento, Thomas Stearns Eliot. Anche attraverso la traduzione affiorano paralleli vividi con la messa a fuoco della vanità e dell'inanità dell'essere umano colti ad esempio nei versi di The Hollow Men –Gli uomini vuoti. Eliot immaginava qualcosa di simile al limbo dantesco, persone che si «radunavano sulla spiaggia di un fiume tumido». Ghirardi si scaglia con elegante ferocia e articolata ironia contro gli uomini vuoti del nostro tempo. Senza escludere «i vecchi padroni», la cecità dei potenti, gli intellettuali e gli scrittori incapaci di volare in alto. Il mondo è abitato da un coro di rumori vani. Litigi, ronzii, tuffi interiori. Quarrels, Buzzing, Inner dives recita la sequenza dei titoli nell'asciutta, intensa, lapidaria traduzione. Un lessico brandito come arma maestosa e implacabile contro il narcisismo della vacuità, metafore rabbiose: «gli insetti e gli autori che non si stancano di ronzare». La capacità di ascolto di Ghirardi si misura con l'impercettibile dentro di cui solo il poeta riesce a cogliere simboli e indizi di una realtà che parla con abbondanza invisibile di se stessa. I suoi Buzzing sono simili ai Whisper eliotiani. Straordinaria consonanza di immagini che non limita l'originalità del discorso dell'“Autoritratto”. La postura di questo combattente non è quella di una iattanza giacobina né di una smania donchisciottesca. Pur stanando l'avversario il poeta percepisce come la vera lotta sia compiuta all'interno della sua contemplazione del mondo: disprezzato, ferito, amato, rivissuto, trasfigurato, ma pur sempre sofferto. Oggetto di un impatto che lascia insanguinato e lacerato colui che possiede l'ardore e il carisma di intraprenderla. Con un'eleganza e preziosità di atteggiamento che impregnano ogni verso di “Autoritratto in un bicchiere di rosso”, già dal titolo evocativo di un sottofondo di ironia e di sapiente distacco dalle spirali autoreferenziali dell'invettiva lirica. Segno di un potere di sguardo che giunto alla messa fra parentesi husserliana è capace di rivelare la dolcezza presente nelle cose: «La luna è sottile come una cialda». Ma la poesia, e la sua eleganza, hanno un costo. Costa la poesia, culla di malintesi e di muse fallite. Costa il silenzio che viene dopo, il profumo di quest'incenso che santifica la memoria e assolve i pretesti come emblemi di ritrosia. Il poeta trova la soluzione in una narrazione pacificata della realtà. «Cimitero sul lago» offre lo scenario adeguato: «La memoria è un sussurro. Le croci ascoltano il nostro silenzio. Il campanile recita un'omelia. E poi tace fino al tramonto. Il viandante infila lo sguardo visita il cielo, medita l'emozione di compiere un volo sopra la pace del lago».