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Né coloni né nativi. Lo Stato-nazione e le sue minoranze permanenti - Librerie.coop

Né coloni né nativi. Lo Stato-nazione e le sue minoranze permanenti

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€ 25,00
Dettagli
FORMATO Libro
EDITORE Meltemi
TRADUTTORI c. feliziani
EAN 9788855198226
ANNO PUBBLICAZIONE 2023
CATEGORIA Scienze sociali
Antropologia
Attualità e politica
COLLANA / SERIE Biblioteca/antropologia
LINGUA ita

Descrizione

In questa genealogia della modernità, Mahmood Mamdani sostiene che lo Stato-nazione e lo Stato coloniale si sono creati vicendevolmente. Dal Nuovo Mondo al Sudafrica, dalla Germania a Israele, fino al Sudan, gli Stati coloniali e gli Stati-nazione si sono costituiti sulla politicizzazione di una maggioranza religiosa o etnica e a spese delle minoranze. Il modello è emerso in Nord America, dove il genocidio e l'internamento nelle riserve hanno creato sia una sottoclasse permanente di nativi sia gli spazi fisici e ideologici in cui le nuove identità di immigrati si sono cristallizzate come nazione di coloni. In Europa, questo modello sarebbe stato utilizzato dai nazisti per affrontare la questione ebraica e, dopo la caduta del Terzo Reich, dagli Alleati per ridisegnare i confini degli Stati nazionali dell'Europa orientale, ripulendoli dalle loro minoranze. Attraverso la marginalizzazione degli arabi palestinesi, i coloni sionisti hanno seguito l'esempio nordamericano: il risultato è stato un altro ciclo di violenza che ancora non ha fine. In Né coloni né nativi Mamdani rigetta il modello affermato a Norimberga, che individua i singoli responsabili senza mettere in questione il nazismo come progetto politico e quindi la violenza stessa dello Stato-nazione. Non una giustizia penale per i colpevoli ma un ripensamento della comunità politica per tutti i sopravvissuti: vittime, colpevoli, spettatori, beneficiari. A partire dal progetto incompiuto della lotta anti-apartheid in Sudafrica, l'autore ci invita a immaginare uno Stato senza nazione.