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EBOOK - epub
                
                 
            Descrizione
                «Quanta storia, emozioni, morti, amori in  queste poche frasi che ho tracciato... magari  qualcuno scrivesse questa storia per  me». Coltivando il vizio di parlare a se  stessa piú veloce del calendario, invadendo  con le parole di oggi le pagine di domani,  in un tentativo subito fallito d'imbrigliare  la sua voce nella griglia prestampata  dei giorni, Goliarda Sapienza trasforma  la scrittura autobiografica in battaglia.  E quel vizio, assecondato quasi per caso  fin dal 1976, cresce e matura con lei sino  agli ultimi anni. È un bisogno ormai  consapevole, conosciuto - che ruba tempo  ai romanzi in attesa di essere scritti,  al silenzio dei rifugi marini, al lavoro sul  palcoscenico e alle ore con gli amici, fonte  di felicità piena -, a cui Goliarda concede  d'infilarsi in ogni momento, senza  censure con se stessa, mettendo a nudo il  suo vero sentire. Cosí si trova costretta ad  aggiungere fogli alle agende, troppo brevi  per contenere la vitalità della sua voce.  Questa seconda selezione delle ottomila  pagine scritte a mano - dopo la prima,  pubblicata sotto il titolo Il vizio di parlare  a me stessa - ci rivela una Goliarda concreta,  che ama lavorare nel cinema e in teatro  cosí come cucinare; propositiva, quando  cerca la voce e la strada per nuove opere  letterarie; riflessiva, mentre valuta la sua  condizione fisica e persino estetica; saggia,  che fa i conti con la vecchiaia e tira le  fila della sua esistenza; viva e sempre alla  ricerca dei momenti di grazia, di gioia, come  quelli che solo l'amore sa dare.  Sfogliando i suoi taccuini, possiamo  scoprire ancora nuovi aspetti di una donna unica e multiforme, in un Novecento  italiano troppo spesso ostile e inadeguato,  e accompagnarla nell'ultimo tratto della  sua vita verso una conclusione che non  è una vera fine, ma anch'essa un'aggiunta,  una nota che ha il sapore della salvezza  quando le pagine sono finite.
            
        