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EBOOK - epub
                
                 
            Descrizione
                Sardegna 1978: mentre l'Italia intera è angosciata  dalle notizie del sequestro Moro,  a Sassari il giudice Valerio Garau, che  sta bevendo un caffè insieme con la collega  e amante Lauretta, cade riverso al suolo  e muore fulminato da un grano di cianuro  di potassio.  Omicidio, suicidio o tragico errore? L'amante,  l'ex moglie, qualcuno dei colleghi,  il marito dell'amante, tutti avrebbero avuto  buoni motivi per liberarsi di lui. E poi chi  era davvero Valerio Garau? Un cinico, un  seduttore, un bugiardo, un ragazzo malcresciuto,  un ingenuo?  Il giudice chiamato dal continente a far luce  sull'impossibile caso si muove fra palazzi  polverosi e villette in abbandono, fotografie  ingiallite e reperti archeologici, furti di  lettere e serrature violate, portando avanti  un'istruttoria che risulta ogni giorno piú  enigmatica, dentro un ambiente giudiziario  carico di gelosie, vigliaccherie, omertà. E,  come ha scritto Natalia Ginzburg, alla fine  il giudice lascerà l'isola «dove si è piegato a  individuare il segreto d'un volto scomparso,  avendo mescolato al destino di quel volto  la propria infelicità».
Da questo libro, che ha vinto il premio Viareggio nel 1989, è stato tratto il film Un delitto impossibile (2000), per la regia di Antonello Grimaldi, con Carlo Cecchi e Angela Molina.
***
«Un romanzo ammirevole nella sua sobria e struggente musicalità. Pagine da antologia ci danno insperatamente l'antica gioia della lettura disinteressata, lenta, che credevamo di avere dimenticato».
Geno Pampaloni
«Là dove Sciascia s'interessa alla Giustizia, Mannuzzu s'appassiona ai giudici in carne ed ossa, all'umana misura di chi giudica».
Massimo Onofri
        Da questo libro, che ha vinto il premio Viareggio nel 1989, è stato tratto il film Un delitto impossibile (2000), per la regia di Antonello Grimaldi, con Carlo Cecchi e Angela Molina.
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«Un romanzo ammirevole nella sua sobria e struggente musicalità. Pagine da antologia ci danno insperatamente l'antica gioia della lettura disinteressata, lenta, che credevamo di avere dimenticato».
Geno Pampaloni
«Là dove Sciascia s'interessa alla Giustizia, Mannuzzu s'appassiona ai giudici in carne ed ossa, all'umana misura di chi giudica».
Massimo Onofri
