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EBOOK - epub
                
                 
            Descrizione
                «Se la globalizzazione ha da prometterci qualcosa, qualcosa che possa  spingerci ad accogliere a braccia aperte il caos che ne deriva, allora  quel che ha da prometterci è questo: saremo piú liberi di inventare  noi stessi». Con tale dichiarazione di intenti si apre questa raccolta di  articoli e brevi saggi di uno dei piú provocatori e stimolanti narratori  del nostro tempo. Ma nel mondo globalizzato abbiamo davvero la libertà  di inventare noi stessi? Tutto sembra indicare il contrario, perché  ogni pretesto è buono per imprigionarci in quelle «illusioni dilaganti,  pericolose e potenti» che portano il nome di civiltà. Hamid lo  chiama il giogo del depistaggio: «Ci viene detto di dimenticare le fonti  del nostro disagio perché c'è in gioco qualcosa di piú importante:  il destino della nostra civiltà». E cosí finisce per sembrarci inevitabile  che provare inutilmente a respingere l'immigrazione e a sigillare le  frontiere sia piú importante che porre rimedio al disordine economico  e alle crescenti disparità sociali.  Muovendosi fra i ricordi personali e la riflessione politica, fra la letteratura  e la cronaca, Hamid guarda al mondo che ci circonda con gli  occhi di uno scrittore cresciuto fra il Pakistan e gli Stati Uniti, vissuto  a Londra e tornato di recente ad abitare a Lahore. E leggendolo noi  scopriamo che forse è possibile liberarsi dal giogo del depistaggio, e  «mettersi insieme per inventare un mondo post-civiltà, e quindi infinitamente  piú civile».
            
        