Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - epub
Un palco per l'Ovra - Librerie.coop

Un palco per l'Ovra

Protezione:   

Social DRM

€ 6,99
Dettagli
FORMATO epub
EDITORE De Ferrari Editore
EAN 9788864053622
ANNO PUBBLICAZIONE 2012
CATEGORIA Musica e Spartiti
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

Dall’Introduzione: «L’essenza del lavoro che segue è però da ricercare anche in un secondo approccio, che si può così riassumere: finché il regime mostrò di funzionare a dovere non mancò il consenso, in linea di massima, dei ceti intellettuali, con molti dei suoi rappresentanti che per opportunismo, calcolo o convinzione si iscrissero al partito e magnificarono le scelte compiute nel paese su libri, giornali, radio e pubblici discorsi, sfruttando a fondo le opportunità che senza dubbio gli vennero generosamente offerte. Quando l’edificio creato minacciò di crollare come un castello di sabbia, dal 25 luglio 1943 in avanti, il consenso affievolì e si assisté a una generale abiura, a sottili distinguo e soprattutto a uno spalleggiarsi a vicenda per entrare nei nuovi istituti democratici senza colpo ferire. L’operazione andò in porto in una generale acquiescenza con la complicità dei vincitori. E parecchi intellettuali si prestarono anche ad assecondare scelte del regime meschine e vergognose, come capitò per esempio nel 1938, al momento dell’emanazione dei provvedimenti razziali, quando quasi nessuno seppe sottrarsi a un conformismo di basso profilo e a squallide rappresentazioni. Che all’indomani del 25 aprile furono seppellite sotto una coltre di oblio. Per rendersi conto di questa operazione a «binario doppio» basta scorrere gli indici delle numerose – e anche di qualità – riviste fiorite nel Ventennio e leggere i nomi di chi gli diede vita; gli stessi nomi si ritrovarono poi nel dopoguerra in altre riviste, nate sulla scia delle prime, o soltanto modificate nei titoli e certamente nei contenuti. I fascisti di un tempo, veri o presunti, s’erano venuti adeguando, come s’erano adeguati alla svolta autoritaria».