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EBOOK - epub
Una preghiera punk per la libertà - Librerie.coop

Una preghiera punk per la libertà

Protezione:   

Social DRM

€ 6,99
Dettagli
FORMATO epub
EDITORE Il Saggiatore
TRADUTTORI Michele Piumini, Roberta Cattaneo
EAN 9788865762691
ANNO PUBBLICAZIONE 2012
CATEGORIA Musica e Spartiti
Scienze sociali
Attualità e politica
LINGUA ita
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Descrizione

Pussy Riot è fede. Pussy Riot è uguaglianza. Pussy Riot è femminismo. Pussy Riot non è sommossa. Pussy Riot non è oltraggio. Pussy Riot non è odio. Questa storia è tutto un grande equivoco. Dalle navate della cattedrale di Mosca, Nadja, Maša e Katja hanno innalzato la loro preghiera punk. Hanno chiesto l’intervento della Vergine Maria per la liberazione da un potere opprimente e corrotto. Nadja, Maša e Katja indossano abiti dai colori fluo e passamontagna a coprire il volto, perché l’attenzione si soffermi sulle idee, non sulla bellezza. Con le loro performance denunciano lo strapotere del patriarcato, criticano la condotta dissennata di Vladimir Putin e la connivenza della Chiesa ortodossa con il Cremlino. Un’esibizione di quaranta secondi è costata loro una condanna a due anni. Nato grazie al sostegno di Feminist Press, questo libro raccoglie le canzoni, le poesie, le lettere dal carcere, le dichiarazioni processuali delle tre ragazze, le arringhe dei loro avvocati, oltre ai tributi di personalità del mondo della cultura, Yoko Ono in primis. Un documento unico, la testimonianza diretta di un movimento che ha diviso l’opinione pubblica. Sante o peccatrici? Rivoluzionarie o pedine manovrate nell’ombra? Qualunque sia la risposta, la durezza della repressione dimostra come la musica, l’arte in generale possono ancora rappresentare una minaccia per il potere costituito. La singolarità della preghiera punk riflette l’eccezionalità della protesta delle Pussy Riot: un’esplosione di energia musicale, un urlo che rompe la pace del Tempio e sbatte in faccia alla Russia la miseria della sua condizione. « Maria Vergine, Madre di Dio, liberaci da Putin, liberaci da Putin, liberaci da Putin!»