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EBOOK - pdf
Lo studio dell’oggetto d’arredo tra scena e quotidiano - Librerie.coop

Lo studio dell’oggetto d’arredo tra scena e quotidiano

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Adobe DRM

€ 15,00
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Giannini Editore
EAN 9788869061455
ANNO PUBBLICAZIONE 2020
CATEGORIA Architettura e urbanistica
LINGUA ita
Dispositivi supportati
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Descrizione

Progettare oggetti d’arredo per il nostro quotidiano non significa limitarsi alla loro ideazione e realizzazione, ma significa ampliare tale progetto inserendovi una valutazione critica sulla posizione che essi potranno assumere sulla scena contemporanea. Lo studio si propone di individuare la natura culturale dell’oggetto d’arredo e di fissarne le possibili identità, ma soprattutto stabilire i campi di azione, i confini e il loro possibile superamento per arricchire dal punto di vista semantico e culturale non tanto l’oggetto in quanto prodotto, ma piuttosto l’oggetto in quanto progetto.Il libro è strutturato in tre parti teorico-metodologiche: la Parte Prima – La ricerca offre al lettore una panoramica d’insieme sul rapporto tra design e teatro, attraverso un’analisi comparativa tra le idee di oggetto d’arredo che, a partire dalla fine dell’Ottocento, si sono sviluppate in entrambi i settori contemporaneamente, talvolta, con un interessantissimo scambio sinergico; la Parte Seconda – Oggetti in casa affronta i temi fondativi del processo di progetto di un oggetto per gli interni architettonici del nostro quotidiano. Un primo livello di analisi riguarda le fasi del processo (progetto, produzione, consumo) e i possibili ambiti culturali all’interno dei quali voler collocare la propria idea di oggetto. Un secondo livello di analisi riguarda le possibili declinazioni del rapporto forma/funzione e del rapporto forma/materia. Nella Parte Terza – Oggetti in scena, questi rapporti, fondativi del progetto per un oggetto d’arredo, si ritrovano “arricchiti” grazie all’analisi del lavoro sull’oggetto di scena di grandi Maestri del teatro moderno e contemporaneo, che hanno fatto proprio dell’oggetto la loro “arma” di espressione artistica preferenziale. La particolare dimensione linguistica e formale dei temi progettuali – individuati nella funzione esibita, nella funzione sospesa e nella funzione in trasformazione – trova nel sapere e nella prassi della scena teatrale un possibile referente culturale per la creazione di nuovi oggetti attraverso le categorie dell’“incompleto”, dell’“ironico”, del “manipolato”, dell’“impenetrabile”.Cerniera tra la Parte Seconda e la Parte Terza è rappresentata da un Intermezzo seguito da un Racconto visivo nel quale sono illustrati alcuni degli oggetti d’arredo più rappresentativi del percorso di autoproduzione che l’autrice ha intrapreso con l’intento di sperimentare ciò che metodologicamente è esposto ed analizzato nel suo studio. Gli oggetti d’arredo illustrati sono “testimoni muti” di una decisa fiducia nella Cultura del Progetto, inteso come azione che sintetizza in un’unica esperienza differenti operazioni creative che siano capaci, dunque, di “costruire idee progettuali” da immettere nel complesso scenario della contemporaneità.