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Il lato oscuro delle cose. Archeologia del fantastico e dei suoi oggetti - Librerie.coop

Il lato oscuro delle cose. Archeologia del fantastico e dei suoi oggetti

€ 22,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Mucchi Editore
EAN 9788870008470
ANNO PUBBLICAZIONE 2020
CATEGORIA Critica e storia della letteratura
COLLANA / SERIE Lettere persiane
LINGUA ita

Descrizione

Una ciocca di capelli, un velo nero, una somma di denaro, un fermacarte, un assortimento di occhiali, una gamba amputata, un mobile italiano d'epoca barocca: che cos'hanno in comune degli oggetti letterari così diversi tra loro? Tutti sono dotati di un'aura seducente e inquietante, che li rende ben diversi dai semplici oggetti del quotidiano. Le cose e le merci, nel fantastico ottocentesco, sanno esercitare un'attrazione irresistibile, paralizzare lo sguardo, soggiogare la volontà dei personaggi. Gli interni domestici appaiono trasfigurati dall'atmosfera prodotta da una presenza invisibile, spettrale; ed è per questa via che talvolta le cose più banali e familiari finiscono per mostrarci il loro rovescio segreto, il loro lato oscuro. Nel genere fantastico, le dimensioni dell'auratico e dello spettrale, che la critica stranamente non ha esplorato a sufficienza, hanno una centralità tematica indiscutibile. E perciò la narrativa fantastica di Hoffmann o Poe, Gautier o Hawthorne, Henry James o Maupassant, non può che apparirci fondamentale per ricostruire la genealogia dei concetti di aura e spettralità, così decisivi per comprendere la modernità industriale e iperindustriale. Questo libro non è soltanto un contributo per la storia dell'aura e della spettralità. Il suo obiettivo è anche quello di ripensare il genere ottocentesco considerandolo attraverso gli oggetti; e di mostrare in che modo abbia saputo sopravvivere nella letteratura più tarda (da Kafka a Cortázar, da Pirandello a Savinio). Si vedrà come il fantastico letterario, quando lo sguardo critico si concentra sui suoi oggetti, si riveli piuttosto diverso da come siamo abituati a vederlo.