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Archivio di Etnografia. 1-2/2015 - Librerie.coop

Archivio di Etnografia. 1-2/2015

di
Protezione:   

Social DRM

€ 14,99
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Edizioni di Pagina
EAN 9788874705436
ANNO PUBBLICAZIONE 2016
CATEGORIA Antropologia
LINGUA ita
Dispositivi supportati
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Descrizione

Il numero doppio dell’annata 2015 dell’«Archivio di Etnografia» nella sezione “Etnografie” propone due contributi: il primo, di Mikaela Minga, sull’analisi della canzone di Korça, considerata nell’ambito delle pratiche musicali dell’Albania del primo Novecento; il secondo, di Marco Sottilotta, esamina le politiche di patrimonializzazione delle tombe regali attuate, in contesto postcoloniale, dal governo del Buganda. Irene Salerno, in “Saggi”, presenta uno studio dei culti di possessione oracolare dello Himachal Pradesh (India di nord-ovest), con riferimento alle valli himalayane del distretto di Kulu, nelle quali l’autrice approfondisce il rapporto fra tradizione e innovazione e i legami tra le forme che tali culti assumono e le pratiche di tipo sciamanico; mentre, in “Repertori”, Gian Luigi Bruzzone ripercorre il rapporto fra il conte Arrigo Balladoro (1872-1927) e Raffaele Corso (1885-1965). “Sequenze” accoglie un contributo sulla pratica della pesca artigianale in Alagoas (Nordest del Brasile) di Josemary Omena Passos Ferrare, autrice del testo introduttivo, e di Vita Santoro, responsabile del materiale fotografico. Seguono altri due scritti contenuti nella sezione “Storie”: Giovanni Fornaro espone un’analisi comparativa fra alcune differenti versioni di un rituale tradizionale diffuso in Basilicata, in Puglia e in altre regioni del Mezzogiorno d’Italia, a partire dalle rilevazioni condotte da Ernesto de Martino nel 1952; Omerita Ranalli propone un’intervista ad Alfonso Di Nola, registrata da Giovanna Marini nel dicembre del 1989, che verte su alcuni tra i temi centrali della ricerca di Di Nola sulla devozione popolare intesa quale «fenomeno di resistenza culturale». Infine, in “Taccuino”, è presente un contributo di Amelio Pezzetta sulle forme che documentano il culto e la devozione tributati a sant’Antonio da Padova a Lama dei Peligni (Ch). Chiude il fascicolo la consueta rassegna di recensioni di alcuni volumi di recente pubblicazione.