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La dimensione intangibile della governance nei «family business». Risvolti empirici della proprietà emotiva negli assetti di governo delle imprese familiari italiane - Librerie.coop

La dimensione intangibile della governance nei «family business». Risvolti empirici della proprietà emotiva negli assetti di governo delle imprese familiari italiane

€ 20,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Eurilink
EAN 9788885622128
ANNO PUBBLICAZIONE 2018
CATEGORIA Economia, finanza e marketing
COLLANA / SERIE Studi di management, finanza e fiscalità d'impresa
LINGUA ita

Descrizione

Il presente volume fonda le proprie radici nella branca della letteratura manageriale concentrata sui sistemi di governance in Italia, stabilito che sia difficile convogliare gli studiosi (sia in accademia che in management) verso un itinerario di path-dependence poiché diverse sono le criticità e divergenti sono gli approcci. Il presupposto di quest'impostazione, se vogliamo, annunciava una dimensione "patologica" della corporate governance, poiché presagiva rapporti basati sulla fonda (arm's lenght), sul potere contrattuale, sui conflitti e sull'ostilità che dedicavano scarsa attenzione al molo della famiglia come meccanismo endemico di funzionamento del sistema impresa. Di fatto, non sempre nelle realtà imprenditoriali, soprattutto quelle complesse come i family business questo accade: anzi, spesso, il simbiotismo e la collaborazione tra chi gestisce e chi controlla sono alla base di un'efficiente gestione dell'organizzazbne. Parallelamente, gli studiosi di management convinti hanno sottolineato la necessità che l'azione di governo aziendale prendesse in considerazione altri elementi dell'impresa, ascrivibili alla natura più squisitamente intangibile della stessa, quali: la reputazione, l'immagine, l'organizzazione, il brand, i processi produttivi, il territorio. Tutti questi elementi sono attribuibili non più alla sola dimensione capitalistica della governance bensì ad una emozionale, la quale coinvolge un parterre di portatori di interesse ben più ampio, in primis la famiglia di controllo che diventa il punto di congiunzione al rapporto biunivoco con l'ambiente estemo. Attraverso un'analisi a due livelli della letteratura derivante dagli studi sociali e manageriali (Hirschman, 1970; Roethlsberger, 1977; Potter & McKibbin, 1988; Leavitt, 1989; Mintzeberg & Gosling, 2002; Pfeffer & Fong, 2002; Donaldson, 2002), viene esaminato l'impianto di governo dell'impresa familiare enfatizzandone una nuova modularità che richiama i contenuti di proprietà emotiva ed affettiva che coinvolgono la sopravvivenza dell'azienda nel lungo periodo. Richiamando la teoria della complessità sistemica (Golinelli & Gatti, 2001; Maggioni, 2007; Dezi, 2010), il ruolo di governo e di gestione aziendale in carico alla famiglia di controllo (Le. la governance) si prospetta come uno dei fattori intangibili più influenti sulle strategie e le performance dell'impresa. La novità di questa prospettiva interpretativa, rispetto agli studi prevalenti sulla tematica, deriva dalle numerose domande di ricerca che emergono quando si analizzano i meccanismi di gestione dell'impresa, nel dialogo tra organo di governo e struttura operativa e nell'interpretazione cognitiva della performance. Il modello alla base del presente studio supporta la tendenza a dover riconsiderare la gestione ed il governo dell'impresa, non soltanto in funzione di elementi "hard" legate alla performance quanto l'introduzione di elementi di intangibilità: quali l'emozionalità ed il clima aziendale da parte del manager-imprenditore di script cognitivi che favoriscano il processi di successione familiare negli assetti proprietari dell'impresa, la cui combinazione tacita e nascosta con la sua proprietà racchiude le vere fonti del vantaggio competitivo, quindi della performance di lungo periodo del family business.