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Dat: da legge a fede. Le vicende di un termine costitutivo - Librerie.coop

Dat: da legge a fede. Le vicende di un termine costitutivo

€ 37,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Giappichelli
EAN 9788892144330
ANNO PUBBLICAZIONE 2024
CATEGORIA Economia, finanza e marketing
Diritto
Filosofia
Linguistica
Religioni
Storia
COLLANA / SERIE Judaica. Studi e ricerche di cultura ebraica. Sezione giuridica
LINGUA ita

Descrizione

Questo libro tratta dell'evoluzione e della pluralità di significati attribuiti alla parola di origine persiana "dat", entrata in uso nella lingua ebraica con il significato di "legge" a partire dalla Meghillat Ester. Relativamente marginale nel Talmud, tale parola acquisirà centralità a partire dal Medioevo, subendo tuttavia un progressivo mutamento di senso. Utilizzata per designare la "legge" nella sua accezione generale, comprensiva tanto della legge rivelata quanto di quella umana, "dat" ricorrerà nella letteratura ebraica medievale quale sinonimo, al contempo, di "Torah" e di "nimus" (calco da nomos) per poi invece designare, in accordo a una tesi apparsa nel tardo Medioevo, esclusivamente la legge positiva. Con l'inizio dell'epoca moderna si assiste a un nuovo rivolgimento semantico - dovuto al significato che il cristianesimo aveva attribuito alla parola latina religio - che troverà il suo apice con l'Haskalà allorché con "dat" si intenderà "religione" denotando non più la "legge" ma la "fede": i termini "dat", "Torah" e "nimus", prima sovrapponibili, acquisiranno ora significati distinti. Ai nostri giorni la parola "dat" ha assunto dei contorni amorfi, venendo impiegata per designare fenomeni eterogenei, anche privi di riferimento teologico. Tali mutamenti semantici restituiscono il rivolgimento che ha interessato l'ebraismo moderno, passato dall'essere una religione basata sulla legge a una religione basata sulla fede.