Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - epub
Il lavoro dello spirito - Librerie.coop

Il lavoro dello spirito

Protezione:   

Adobe DRM

€ 6,99
Dettagli
FORMATO epub
EDITORE Adelphi
EAN 9788845982361
ANNO PUBBLICAZIONE 2020
CATEGORIA Filosofia
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

Tra il 1917 e il 1919 Max Weber tenne due confe­renze dal titolo «Die geistige Arbeit als Beruf», che po­tremmo tradurre «Il lavoro dello spirito come professione». Formulazione quanto mai pregnante, perché rappresentava l’idea regolativa, il progetto e la speranza che avevano animato il mondo della grande cultura borghese tra Kant e Goethe, tra Romanticismo e Schiller, tra Fichte e Hegel, e avreb­bero costituito il filo conduttore dello stesso pensie­ro rivoluzionario successivo, da Feuerbach a Marx. Il «lavoro dello spirito» è il lavoro creativo, auto­nomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua «attuosa potenza», e volgersi alla sua affermazione si­gnifica liberazione di ogni attività dalla condizio­ne di lavoro comandato, dipendente, e cioè alie­nato. Ma il suo dissolversi nella forma capitalistica di produzione, nell’universale «macchinismo», che fagocita quella Scienza che pure è l’autentico mo­tore dello sviluppo, finisce col delegittimare la stes­sa autorità politica, che nella «promessa di libera­zione» trova il proprio fondamento. La «gabbia di acciaio» è destinata dunque a imprigionare anche quel «lavoro dello spirito» che è la prassi politica? Lo spirito del capitalismo finirà col destrutturare completamente lo spazio del Politico, riducendolo alla forma del contratto? O tra Scienza e Politica sono ancora pensabili e possibili relazioni che ci affranchino dal nostro «debito» nei confronti del procedere senza mete né fini del sistema tecnico­ economico? Sono le «attuali» domande che, un seco­lo fa, nessuno ha posto con la drammatica chiarez­za di Max Weber – e con le quali, oggi, Massimo Cacciari si confronta.