Piantiamola!

Nei paesi e nelle città, deserte per il lockdown, gli alberi erano l’unica presenza vivente in strade, viali, piazze. Creature silenziose, ci hanno fatto compagnia. Sappiamo che purificano l’aria, portano ombra, ospitano molte specie di uccelli e offrono riparo al caldo, sono luoghi di incontri e di racconti. Ma ce ne eravamo un po’ dimenticati. La pandemia ci ha fatto rivalutare l’importanza degli alberi, e della natura in generale, e ci ha fatto capire che la salute del mondo dipende dalle relazioni tra tutti i viventi: uomini, animali, piante. E forse ci ha resi più consapevoli del fatto che non conosciamo questo popolo e la sua nazione: quanti alberi sappiamo riconoscere, e come si chiamano, come vivono, come comunicano? come possiamo farceli amici e allearci con loro? Possiamo piantare un albero: dal 1992 una legge italiana chiede a ogni Comune di metterne a dimora uno per ogni bambino nato o adottato. E dobbiamo cambiare il nostro rapporto, che è spesso predatorio, o indifferente, verso gli alberi e la natura. Possiamo andare a scuola dalle piante (“l’albero maestro!”), imparare a conoscerle, a chiamarle per nome, a leggere le loro storie: è quello che propongono i diversi contributi di questo numero. E possiamo organizzare un angolo botanico e uno scaffale verde con libri sulle piante in ogni scuola o biblioteca, anche con l’aiuto dei suggerimenti bibliografici che vi proponiamo. Contributi di Vinicio Ongini, Pino Boero, Stefania Scaglione, Beate Weyland, Giusi Boaretto, Rosa Tiziana Bruno, Manuela Trinci, Giovanna Zoboli, Giancarla Pizzato, Paola Cortiana, e con le interviste di Chiara De Tomasso a Alessandra Viola e di Federica Mantellassi a Marianna Balducci.